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Medicina Predittiva

“Prevenire è meglio che curare”

del Prof. Luigi Galli


L’evoluzione scientifica e tecnologica offre oggi efficaci strumenti per mantenere nel tempo una buona qualità di vita e ridurre l’incidenza di malattia.

La Medicina Predittiva ( Boschiero D. , Open Academy of Medicine, luglio 2022) ha il compito di valutare la predisposizione personale verso specifiche patologie ( cardiovascolari, metaboliche, oncologiche, … ) e conseguentemente di impostare strategie terapeutiche atte a minimizzare la probabilità di malattia o eventualmente di limitarne la gravità e la sintomatologia.
La costituzione genetica, verificabile con lo studio del genoma ( tipizzazione dei geni) , ci dice a quali categorie patologiche siamo maggiormente esposti. L’epigenetica studia e consente di modificare l’espressione dei geni riducendone l’impatto sull’organismo. Essa agisce attraverso meccanismi correlati ad ambiente, comportamenti e stile di vita della persona senza alterare la struttura del genoma.

TESTs DIAGNOSTICI specifici e non invasivi di Analisi della Composizione Corporea e del Sistema Nervoso Autonomo ci forniscono gli elementi per attivare efficaci misure di prevenzione. Tali misure sono peculiari per categorie patologiche e per il singolo individuo; per questo è necessaria una preliminare fase diagnostica “se non misuri , non sai”.

Una Nutrizione funzionale, Rieducazione respiratoria, Attività fisica programmata, igiene ambientale e adeguato stile di vita sono gli strumenti atti a contenere l’espressione epigenetica dei geni patogeni.

Questi interventi terapeutici opportunamente modulati sono di grande importanza e consentono una Prevenzione Primaria che deve avvenire prima della comparsa di malattia o di sintomi ad essa correlati.

La Prevenzione Secondaria, riconducibile al comune Check Up Clinico, invece identifica la presenza dei maggiori fattori di rischio e/o di una malattia latente ma già in atto.

La Prevenzione Primaria non costituisce una alternativa al Check Up Clinico ma è sinergica con esso e lo indirizza . Trova indicazione soprattutto dal terzo – quarto decennio di vita allo scopo di mantenere nel tempo la salute e una buona performance psicofisica, di rallentare i processi di invecchiamento, di favorire una terza età attiva ed efficiente.

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