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Long COVID , cosa fare?

del Prof. Luigi Galli


Il Long Covid è una sindrome post virale, una sintomatologia polimorfa che si mantiene nel tempo dopo la negativizzazione. Si parla di Covid 19 sub acuto se i disturbi persistono dopo 4-6 settimane dalla guarigione clinica, di LONG COVID se si mantengono dopo i 3 mesi.

La compromissione riguarda il tessuto nervoso centrale e periferico, meno frequentemente il danno colpisce specifici organi. E’ coinvolto in modo rilevante il SISTEMA IMMUNITARIO che da un lato può ridurre le sue capacità di regolazione e di difesa, dall’altro può innescare fenomeni di Antimmunità e di infiammazione cronica latente. Un impatto negativo ha su di esso il carico stressogeno della persona nelle diverse forme di STRESS psicologico, sociale, relazionale, lavorativo, che alterano la regolazione del A.N.S. – Sistema Nervoso Autonomo ( Clin. Med. Lond., 2021-1; e63-e67). Dal lato fisico una importante influenza deriva dall’equilibrio della flora batterica (Microbiota) a livello intestinale, dove il tessuto immunitario è molto rappresentato. Una modificazione patologica del Microbiota (Disbiosi) induce un sensibile indebolimento dei meccanismi di difesa generale dell’organismo.

I sintomi più frequenti sono stanchezza cronica, perdita di gusto e olfatto, vertigini, indebolimento delle funzioni cognitive quali memoria e capacità di concentrazione. Ad essi si accompagnano una serie di disturbi psicosomatici legati alla disregolazione del Sistema Nervoso Autonomo, definiti come MUS ( Medical Unexplained Symptoms ) .

Allo stato attuale purtroppo non esistono cure specifiche che possano eliminare la SINDROME LONG COVID. E’ possibile però elaborare una strategia terapeutica in grado di alleviare la sintomatologia e soprattutto di ridurre i tempi di recupero per una buona performance psico fisica.

La fase diagnostica prevede TESTs non invasivi, ma molto circostanziati, relativi alla Composizione Corporea (BIA ACC), alla regolazione del Sistema Nervoso Autonomo (PPG), a livelli e qualità dello stress (TOMEEX) ed alla capacità di reazione dell’organismo in rapporto anche alle risorse energetiche e all’efficienza del Sistema Immunitario.

La valutazione dei dati che ne derivano consente di elaborare un programma di cura e di recupero secondo le indicazioni della MEDICINA INTEGRATA – PNEI, che si avvale di : NUTRIZIONE CLINICA funzionale, BIOFEEDBACK respiratorio, ATTIVITA’ FISICA programmata, INTEGRAZIONE ALIMENTARE mirata.

 

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