Il Long Covid è una sindrome post virale, una sintomatologia polimorfa che si mantiene nel tempo dopo la negativizzazione

COVID 19: Si al vaccino, ma anche …
del Prof. Luigi Galli
È divenuto di attuale interesse uno studio effettuato da ricercatori australiani (Zimmermann e Coll, Clin. Microbiol. Rev. , 2019) sull’influenza di una serie di fattori sulla risposta immunitaria dopo vaccinazione antivirale.
Fattori nutrizionali (sovrappeso, obesità, alcool, carenza di micronutrienti…), comportamentali (sedentarietà, fumo, inquinamento ambientale, stress) e organici (alterata composizione corporea, disregolazione del Sistema Nervoso Autonomo, disbiosi intestinale, comorbilità) sono in grado di deprimere tale risposta.
Hanno però dimostrato che una strategia terapeutica volta a limitare tali effetti negativi sia possibile.
Trovano indicazione specifica: una nutrizione funzionale associata ad integrazione mirata di micronutrienti e vitamine, una rieducazione respiratoria personalizzata che aumenti la capacità individuale di reazione ai quotidiani eventi stressogeni, un programma adeguato di attività fisica mantenuta nel tempo, la somministrazione di probiotici per il riequilibrio della flora batterica intestinale.
In conclusione, nella lotta al COVID 19 primaria e fondamentale è la vaccinazione, ma nel contempo va considerata la possibilità di potenziare la risposta immunitaria alla terapia vaccinale ed il conseguente livello anticorpale, migliorandone l’efficacia e la qualità di protezione.